Trama

In un’antica dimora romana vivono i tre personaggi che ospitano il lettore nei loro salotti culturali. In appassionanti simposi settimanali, svolti in armonia coi ritmi dell’anno, il Salvator Mundi è percorso in lungo e in largo in una vera e propria caccia all’enigma che, in un crescendo di meraviglia, svelerà i profondi significati umanistici dell’opera.

Personaggi e luoghi del libro


Louise Deiulio – astrologa professionista, ex docente di lettere – nel suo salotto pone le attenzioni sui miti classici, in un percorso tra le costellazioni zodiacali che emergono dal quadro.
Chiara Fontecolma – apprezzata pittrice e insegnante di pittura – nel suo atelier dà vita alle forme nascoste tra le “pieghe” e i colori del dipinto, svelandone le multiformità.
Flavio d’Aulico – geometra e figlio di Louise, al quale l’amore per l’arte e la storia si unisce alla frequenza con le misurazioni – nel suo studio tecnico tenta di portare alla luce i simbolismi geometrici celati nell’opera d’arte, mettendoli in riferimento alla vita e alle opere di Leonardo da Vinci.
La sala di Giano – il salone delle feste della domus – è il luogo dove, con speciali incontri a tema, viene celebrata la saggezza degli antichi misteri che trapelano dal dipinto.
 

Note dall'autore

Il libro intende celebrare la ricorrenza del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci attraverso un immaginifico viaggio tra gli inesplorati simbolismi del Salvator Mundi. In un'antica domus romana, tre personaggi – Louise Deiulio un'astrologa, Chiara Fontecolma una pittrice e Flavio d’Aulico un geometra – ospitano nei loro salotti culturali il lettore, per accompagnarlo fra le pieghe del quadro, fino a svelare il profondo senso della tanto discussa opera di Leonardo. O almeno questo è il loro intento. In un viaggio tra i corpi celesti del sistema tolemaico, nella luce del Logos che vince le tenebre. Passando dal macrocosmo divino al microcosmo umano per finire in quel “santuario interiore” che si rivela nel dipinto. Un vero e proprio tempio, con un sancta sanctorum caleidoscopico: il Cristo leonardesco posto al centro di un sistema allegorico multifocale.
I temi pittorici di Leonardo ripercorrono la via di Dante verso l’Empireo, seguendo articolati percorsi mitologici alternati a viaggi cosmologici nello zodiaco, in analogia con le fatiche di Ercole. Così guidati si potrà imparare le arti e praticare le virtù, recitare le Sacre Scritture o declamare i versi della Divina Commedia. Persino contemplare il mistero del Sangue del Redentore che riempie il Sacro Graal. In scenari di combustione alchemica e fenomeni elettromagnetici. Nell’armonia delle sfere, mentre risuona la musica celestiale di angeli col liuto. Un percorso umanistico in chiave antroposofica sviluppato in incontri domenicali, in armonia coi ritmi dell’anno.
Stella Polare è il Cristo – via, verità, vita –, Stella Polare è l'uomo che – come Leonardo – coltiva le arti liberali e le virtù, mettendo in pratica il motto dantesco: «Fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza».

Dal libro

«Ci troviamo di fronte alla più grande opera d’arte di tutti i tempi, una tavola di soli due palmi della mano per tre (45,4 x 65,6 cm) in cui sono riuniti simboli matematici, geometrici, astronomici, musicali, letterari, religiosi. Oltre a quelli narrati o che verranno raccontati. Perché non può sussistere dubbio né sulla paternità, né sull’autenticità del quadro. Solo l’acuta intelligenza di Leonardo poteva concepire un simile universo di significati».
In ossequio agli argomenti trattati – il Cristo e Leonardo –, l’autore ha inteso utilizzare un nomignolo d’arte per firmare il libro, non ritenendo opportuno “avvicinare” il proprio nome anagrafico a figure di simile grandezza. Auspicando al contempo che il libro stimoli nel lettore l’emulazione dei dettami di Leonardo (coltivare le arti e le virtù) o di Dante («Fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza» ). Esigenza improrogabile in un mondo materialistico dove cultura e conoscenza rivestono un ruolo secondario, invece di rappresentarne il faro: la Polaris Mundi.



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Gli arcani leonardeschi sono finalmente rivelati…

 

Scarica qui l'Introduzione, il primo capitolo del libro, l'articolo estratto dalla rivista Fenix e il comunicato stampa in formato PDF.

 
 

 

Note legali.
Pseudonimo Julianus Deiulio ufficialmente riconosciuto, unitamente al repertorio dell’autore debitamente tutelato dalla SIAE; opera inedita depositata presso la relativa sezione OLAF nonché presso il Copyright Office di Washington. Illustrazioni grafiche elaborate dall’autore sulla base di immagini di pubblico dominio (fonte: Wikimedia Commons). Tutti i diritti riservati. I contenuti pubblicati su questo sito non possono pertanto essere riprodotti, memorizzati, trasmessi o diffusi in alcuna forma e/o mezzo, elettronico, meccanico, fotocopia, supporto informatico, cartaceo o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, internet, senza le debite autorizzazioni. Per quanto non espressamente menzionato si applica la normativa vigente in merito al diritto d’autore.

 


 

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